Il panettone: storia, preparazione e varianti regionali

Un simbolo del Natale italiano

Il panettone è senza dubbio il dolce natalizio per eccellenza in Italia, con radici profonde nella tradizione milanese. Questo soffice lievitato, simbolo delle festività, si presenta con la sua classica forma cilindrica e la cupola dorata, custodendo al suo interno un impasto ricco di burro, tuorli, uvetta e frutta candita.

Come nasce un panettone artigianale

Il panettone della tradizione milanese viene realizzato con lievito madre naturale. Dopo un lungo processo di lievitazione, l’impasto viene porzionato in forme da 750 a 1000 grammi e infornato a 190°C per circa 50 minuti. Una volta cotto, viene raffreddato capovolto per preservarne la struttura soffice e alveolata, risultato della fermentazione naturale e degli ingredienti selezionati.

Varianti moderne e regionali

Negli ultimi anni, le reinterpretazioni del panettone si sono moltiplicate. Oltre alla versione classica, è possibile gustare panettoni farciti con crema al pistacchio, al cioccolato, all’arancia o con coperture di glassa alle mandorle. In Piemonte, ad esempio, si produce un raffinato panettone al Moscato, mentre in Veneto è diffusa una versione priva di uvetta e canditi, con copertura croccante di zucchero o mandorle.

Un dolce dalle origini leggendarie

Le origini del panettone si perdono tra storia e leggenda. Una delle versioni più note lo collega alla corte di Ludovico il Moro nel XV secolo, attribuendo la creazione a un cuoco di nome Toni, da cui deriverebbe il nome “pan del Toni”, ovvero panettone.

Oggi, questo dolce iconico non solo è simbolo del Natale in Italia, ma è apprezzato anche all’estero, in particolare in Sud America, dove vive una numerosa comunità italo-discendente.